LA SCRITTURA

La scrittura autobiografica è un metodologia per risvegliare parti addormentate della propria storia che possono lasciare un’inquietudine irrisolta.
Il laboratorio, su questa scia, è un percorso di gruppo, con l’obiettivo di far riflettere i partecipanti su alcune parti di sé, che in qualche modo si ha difficoltà a far emergere e/o riconoscersi.
Lo scopo è sviluppare nei partecipanti, attraverso la scrittura, domande ed informazioni sul proprio vissuto, che sono latenti, ed in realtà si ha desiderio e voglia di canalizzare ed esplorare, per ritrovarne parti di sé, riconoscendone la fatica e vedendone la bellezza, condividendo informazioni sulla propria storia con gli altri, partendo dal presupposto che l’esperienza di gruppo arricchisce e facilita la comprensione di sé e degli altri, con cui ogni giorno ci relazioniamo nei nostri contesti. Questo laboratorio sarà condotto sempre da me e uno/una psicoterapeuta, con cui si integrano esperienze, professionalità e storie.

Il racconto fotografico, può aprire spazi di riflessione sul senso del guardare e del sentire emozioni, cercando verità nell’immagine, che può essere una costruzione non spontanea del reale. Non ha una finalità estetica, ma una finalità di dare un senso alle rappresentazioni e le emozioni collettive del gruppo, lavorando per sottrazione delle parole e condivisione delle percezioni.

La fotografia come atto estetico e di rappresentazione della realtà circostante o di se stessi, non è il fine ma uno strumento in cui lo psicologo/i accompagnano il gruppo a ripercorrere storie nel qui ed ora del fotografare, facendo diventare la fotografia uno strumento intrapsichico che aiuta il soggetto e il gruppo a riconoscersi autenticamente nella foto, arricchendo il racconto di figure/sfondo che svelano. Per chi fosse interessato l’idea è formare dei laboratori intensivi di ricerca e confronto.