SUPPORTO PSICOLOGICO
I colloqui individuali e il gruppo

Ascolto

Empatia

Ri-centrarsi

Trasformazione
La psicologia individuale e di gruppo sono due strumenti utilizzati nell’incontro “relazione d’aiuto”, in cui è possibile condividere istanze, domande che possono intervenire in fasi delicate e problematiche della vita dei singoli (conflitti interiori e/o di contesto emergenti o permanenti, scelte lavorative faticose, traumi antichi, bassa autostima, ansia ed angoscia, disorientamento e blocchi esistenziali, lutti, malattie improvvise o croniche, stanchezza nel ruolo di caregiver…).
Gli elementi tipici di un colloquio psicologico, in sintesi, sono:
l’ascolto, la rielaborazione della domanda (il problema implicito/esplicito), il flusso di comunicazione empatica e la responsabilità tra paziente e psicologico, la consapevolezza, l’andare in profondità del sentire e il rivedere la propria esistenza, la possibilità del paziente di ri-alzarsi da solo.
Nel processo di comunicazione che si creerà tra psicologo e paziente o all’interno dei gruppi, l’obiettivo sarà quello di sostenere l’individuo a ri-centrarsi sui suoi desideri e bisogni, vivendo in maniera più consapevole, attivando e mettendo in gioco la propria esistenza, non per perderla, ma per ritrovarla. Questo significa sostenere i momenti di buio, incertezza e di difficoltà, che la vita in maggior e minor modo, presenta a tutti.
Lo strumento di gruppo, inoltre, facilita l’attivazione di pensiero e i percorsi di trasformazione e svelamento, poiché i singoli pazienti si sentono accolti, autorizzati ad intervenire in modo non giudicante e vedono l’esperienza dell’altro come uno specchio della propria “parti di me che appartengono all’altro”.
La relazione psicologica e/o il gruppo per la persona che chiede aiuto, sono finalizzati a far crescere la consapevolezza su ciò che ostacola processi di cambiamento e trasformazione, far prendere coscienza l’individuo in relazione a se stesso, la propria responsabilità e le proprie risorse. Ritrovare, in tal modo, serenità e migliorare la qualità di vita nella sua complessità.
Il sostegno psicologico non ha tempo o obiettivi prefissati, ma dipende dalla domanda d’aiuto e dalla relazione che si costruisce tra psicologo e paziente, dall’empatia, parola forse troppo abusata e banalizzata. La mia ipotesi, dopo tanta riflessione su me stesso e sugli altri, è quella che il paziente troverà la strada per un’identità rafforzata, perché trasformata e lo psicologo sostiene e facilita questo processo.
Lo strumento gruppo è un luogo aperto, accogliente, non una somma di parti, ma una realtà “altra” creativa, radicata e mutevole, che si forma e trasforma lungo i percorsi di dialogo condiviso.








